mezzoeuro43.jpg (7717 byte)

L'Area Urbana verso la una nuova pianificazione urbanistica

di Oreste Parise (Mezzoeuro Anno IX num. 12 del 26/03/2010)

Rende, 25 marzo 2010

La Regione Calabria con il PISU concede finaziamenti per opere che promettono di migliorare la connettività tra Rende e Cosenza

I due comuni dopo il Piano Strategico stanno per approvare i rispettivi PSC che prevedono la pianificazione ambientale dell'intero territorio

Si va verso una città unica, ma le divisioni amministrative restano

Qualche giorno fa a Catanzaro è stato sottoscritto l'accordo di programma-quadro per l'utilizzo complessivo dei fondi POR 2007/2013 destinati alle aree urbane calabresi. Sono state finanziate sette aree beneficiarie degli interventi suscettibili di svilupparsi in aree urbane: Catanzaro, Vibo Valentia, Crotone, Lametia Terme, Reggio Calabria, Corigliano-Rossano, Cosenza-Rende. L'investimento complessivo previsto è di 219 milioni di euro suddiviso secondo la tabella allegata. Gli importi più cospicui sono destinati a Reggio Calabria per 56 milioni di euro, Cosenza-Rende 35 e Catanzaro per 33 milioni.

Il governatore si è affrettato a precisare che i comuni rimasti esclusi da questo finanziamento possono attingere ai fondi FAS per finanziare i propri progetti. Ma l'esito non è del tutto scontato. Rispetto alla pratica consolidata di una distribuzione a pioggia dei finanziamenti, bisogna riconoscere che si è avuto il coraggio della scelta, pur consapevoli dell'inevitabile strascico polemico che potrebbe conseguire. “Un lavoro di qualità, complicato, soprattutto in questo territorio. Ritentiamo – ha detto Loiero - di aver buttato le basi per la Calabria che verrà", ha affermato Loiero.

Rispetto alle città e Aree Urbane beneficiarie individuate nel POR come possibili beneficiarie è rimasta esclusa la "città-porto" di Gioia Tauro, ed è una esclusione che lascia perplessi per la centralità nello sviluppo regionale che svolge questa importante infrastruttura e le difficoltà in cui si dibatte. Un punto di debolezza è costituito proprio dalla precarietà delle infrastrutture e dalla scarsa disponibilità di servizi urbani dell'area portuale.

Gli interventi nell'area urbana Cosenza-Rende sono estratti dal Piano Strategico approvato dai due comuni.

A Cosenza è previsto il recupero dell'ex deposito ferroviario destinato alla realizzazione dello spazio della Creatività e della Comunicazione, denominata con un acronimo CreatiCity, che prevede la costruzione di un grande Auditorium, da utilizzare per gli importanti eventi culturali dell'area urbana.

L'intervento, che si colloca all'interno di un più ampio programma di creazione del Distretto Culturale urbano, si propone di conferire una nuova fisionomia all'area residuale dell'ex rilevato ferroviario inserendovi funzioni di rilevanza urbana e territoriale. Esso rappresenta, senza dubbio, il fulcro di un progetto che coerentemente con la vocazione del sito punta alla creazione del quartiere della creatività artistica e della comunicazione e si prepara a divenire il fulcro di tutto quanto ruota intorno al mondo giovanile.

L'intervento è pensato per favorire l'attivazione di una serie di potenzialità che si stanno addensando spontaneamente, nel quadro di un cartello di associazioni sociali ed iniziative culturali. La strategia è quella di affiancare interventi rivolti al multiculturalismo e alla comunicazione, alla realizzazione della fabbrica della creatività. L'obiettivo è la creazione di luoghi e servizi a sostegno del multiculturalismo e della creatività giovanile ed artistica e fornire il supporto necessario allo start-up di imprese creative.

"L'Amministrazione Comunale punta sul progetto “Creative city”, volto a realizzare, nel cuore della città, un luogo della creatività urbana, un vero e proprio “santuario” del culto artistico che promuova il dialogo multiculurale. Il primo segmento attuativo del progetto riguarderà un grande auditorium, una struttura assolutamente innovativa in grado di accogliere eventi ed iniziative di ampio respiro, che costituirà nell'area urbana un punto di riferimento permanente per le politiche culturali e giovanili; un luogo ideale per coltivare i linguaggi della creatività e della contemporaneità nel quale potranno trovare collocazione anche laboratori di sperimentazione in campo artistic", ha dichiarato il sindaco Salvatore Perugini.

A Rende è stato finanziato un unico progetto integrato, costituito da tre interventi. Sarebbe forse più corretto qualificarlo come un progetto di sutura del territorio, poiché è localizzato lungo il Campagnano, dalle piscine fino alla sua confluenza nel Crati.

Il Complesso Sportivo-Acquatico a Santa Chiara è costituito da aree attrezzate all'aperto ed aree in edifici polifunzionali, dotate di tutti i servizi logistici ed infrastrutturali ed integrate a due nuovi quartieri previsti nel nuovo Piano Regolatore, dove sono già stati approvati i piani particolareggiati. Tutta l'area verrà infrastrutturata con la realizzazione di opere di urbanizzazione primarie e secondaria, completato con la costruzione di una rete di piste ciclabili per favorire il decongestionamento urbano del traffico e della sostenibilità ambientale. Lungo il Campagnano si realizzerà un parco fluviale che raccorda il Parco Robinson, sulla riva sinistra rendese ed il cosentino Parco Nicholas Green sulla sponda destra e terminerà in un grande lago alla confluenza con il Crati. L'importo complessivo destinato a questa infrastruttura è di circa 15 milioni di euro.

“Il nuovo parco urbano ed il lago, che si svilupperanno su una estensione di circa dieci ettari di terreno - ha dichiarato Bernaudo - saranno realizzati in prossimità dei parchi “Robinson” e “Nicholas Green”. Il lago, di 20.000 mq, inoltre, sarà anche navigabile da piccole imbarcazioni".

Il complesso degli interventi costituiscono un rilevante passo in avanti nella creazione di una unica realtà urbana, che si aggiunge al prolungamento del Viale Parco e alla progettata metropolitana. Da un punto di vista amministrativo, però, tutto è rimasto immutato, nonostante i buoni propositi e l'omogenità politica delle due giunte. Vi è stato qualche modesto tentativo di approccio, ma non si è arrivati ad una piattaforma di intesa per stabilire un processo di convergenza verso l'integrazione dei due enti.

La concentrazione degli investimenti in un unico grande progetto e la sua allocazione a sud del territorio comunale, costituiscono un potente stimolo verso l'integrazione, poiché la sutura del territorio provocherà un ulteriore amalgama delle due realtà.

Resta solo un anno alla scadenza dei rispettivi mandati, un periodo nel quale è difficile attendersi sconvolgimenti amministrativi, poichè il periodo della vigilia elettorale serve a completare il programma politico e costruire il consenso. La pianificazione territoriale tuttavia è in piena evoluzione, poiché il processo di formazione dei PSC è in avanzato stato di evoluzione e bisogna cogliere l'occasione per corregere la strategia di sviluppo. La politica land-consuming basata sull'indefinita espansione edilizia incontra un oggettivo ostacolo malthusiano, per il lento declino demografico e la crescita esponenziale dei volumi costruiti. La logica impone una maggiore considerazione della componente qualititava, un utilizzo armonico del territorio. La nuova programmazione richiede una maggiore consapevolezza da parte degli organi di governo del territorio poiché nella logica dello sviluppo sostenebile viene a mancare la spinta propulsiva del profitto imprenditoriale. La difesa delle specificità territoriali non produce interessi immediatamente quantificabili, ma duraturi benefici a lungo termine.

La recente revisione degli strumenti urbanistici nelle due città ha prodotto uno sconvolgimento dell'assetto urbano con una esplosione degli interventi edilizi. Vi è ancora una ampia disponibilità di metri cubi autorizzati o autorizzabili, ma già il costruito ha saturato la domanda di mercato né è possibile prevedere una inversione di tendenza a breve. La nuova pianificazione territoriale deve superare necessariamente i confini del cemento, poichè l'edilizia non può più giocare il ruolo di volano di sviluppo.

Gli eventi meteo particolarmente intensi l'inverno appena trascorso hanno messo in luce la fragilità del territorio persino all'interno del perimetro urbano. Seguendo la traccia della Nuova legge urbanistica regionale, la pianificazione urbanistica deve fondarsi sulla conoscenza approfondita delle più importati componenti naturali e antropiche che caratterizzano il territorio, che va considerato nel suo complesso valorizzando gli aspetti paesaggistici, la caratterizzazione rurale, le pecularietà ambientali.

La razionalizzazione dell'utilizzo del territorio va realizzata abbandonando la logica municipalistica e perseguendo una reale integrazione tra le due città evitando duplicazioni di infrastrutture e servizi. Il PISU e le opere in corso di completamento, come il prolungamento del viale Parco, o previste come la metropolitana determineranno un ulteriore incentivo ad un reale integrazione socio-economica dell'area.


C O P Y R I G H T

You may copy it, give it away or re-use it under the terms of the the qui included at my home page, citing the author's name and that the text is taken from the site http://www.oresteparise.it/. Il copyright degli articoli è libero. Chiunque può riprodurli secondo le @ondizioni elencate nella home page, citando il nome dell'autore e mettendo in evidenza che il testo riprodotto è tratto da http://www.oresteparise.it/.


Ultimo aggiornamento del