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Interessante meeting culturale a Capri

(Mezzoeuro Anno IX num. 13 del 3/04/2010)

Rende, 2 aprile 2010

L'Associazione Le Muse d'Arte ha organizzato per il secondo anno consecutivo un importante evento culturale che ha riscosso un grande successo a Capri.

Interessante meeting culturale a Capri

L'Associazione Le Muse d'Arte ha organizzato per il secondo anno consecutivo un importante evento culturale che ha riscosso un grande successo a Capri.

Per il secondo anno consecutivo l'Associazione e la Galleria d'Arte Le Muse di Myriam Peluso ha organizzato un grande evento culturale a Capri.

Il 31 marzo, nella splendida cornice dell'isola, si è tenuto un interessante seminario "Gli intellettuali calabresi a Napoli" e l'inaugurazione di una mostra d'arte "Da Neruda a Neruda", che si protrarrà fino all'11 aprile.

Le due manifestazioni si sono svolte nella storica sede del Centro Caprense di Vita e di Studi Ignazio Cerio, sito a ridosso della celebre Piazzetta. Per l'imminenza delle festività pasquali, in tutta l'isola fervono i lavori per una intensa opera di maquillage per essere pronta all'assalto dei turisti nel lungo ponte e presentarsi in splendida forma per la prossima stagione estiva. Il primo evento organizzato dalle Muse già l'anno scorso aveva avuto un grande successo, e ampia risonanza come un'occasione culturale di rilievo nell'isola. Un folto gruppo di cosentini ha voluto prendere parte all'iniziativa, approfittando dell'occasione per godere di un soggiorno in una delle più suggestive località turistiche del mondo. Nonostante le numerose distrazioni essi hanno seguito con grande interesse tutte le iniziative.

Nella mattinata si è aperta la sessione di lavoro del seminario, con i saluti del Vice Presidente del Centro, il professore Pasquale Saraceno che ha portato i saluti della Fondazione. Sono seguite, con proseguimento nel pomeriggio, le relazioni tenute da studiosi e cultori della materia calabresi che hanno delineato un percorso ideale del lungo rapporto che nel corso dei secoli ha legato gli intellettuali calabresi con la capitale del Regno.

Il prof. Leopoldo Conforti ha letto e commentato una poesia di Antonio Telesio, L'armonia delle acque, ed il “Carmen a Giovanna Castriota di Bernardino Telesio, il grande filosofo cosentino, di cui l'anno scorso ricorreva il cinquecentenario della nascita. A Cosenza sono ancora in corso di svolgimento le celebrazioni con varie iniziative per ricordarne la figura e divulgarne l'opera. Telesio appartiene con Tommaso Campanella e Giordano Bruno, all'illustre triade di filosofi meridionali che nel XVI e XVII secolo hanno profondamente inciso nella storia della filosofia dando uno straordinario impulso all'avanzamento del libero pensiero e della scienza.

Il prof. Conforti ha tenuto una serie di trasmissioni in una Tv locale molto apprezzate dal pubblico dove sono stati trattati importanti momenti della vita e dell'opera telesiana. L'intervento seminariale si è soffermato sulla figura di Antonio Telesio, un fine letterato oscurato dalla fama del più noto fratello Bernardino e sull'arte poetica di quest'ultimo, che costituisce un aspetto poco conosciuto, ma non certamente minore, della sua opera.

La relazione di Oreste Parise si è soffermata su Antonio Serra, un economista del Seicento rimasto a lungo sconosciuto che è diventato un caso più di un secolo dopo per essere stato scoperto da Ferdinando Galiani. Egli ne ha divulgato l'opera in tutta Europa presentandolo come il primo economista moderno della storia. La figura di Serra è avvolta nel mistero poiché di lui resta solo un libro e poche altre notizie, come la sua detenzione nell'orribile carcere napoletano della Vicaria, dove presumibilmente finì i suoi giorni.

Emilio Tarditi ha presentato una pagina della storia dell'Ottocento, ricordando il soggiorno a Cosenza di Francesco De Sanctis e il suo incontro con la borghesia e gli intellettuali locali come i fratelli Edoardo e Matteo Vercillo, un episodio che gli lascerà una traccia profonda nella sua vita e verrà rievocato nei suoi scritti.

Il prof. Armando Algieri ha presentato “Gli studii sugli asini” di Vincenzo Padula, tratti dalle Prose giornalistiche. E siamo alla fine dell'Ottocento. Le povere bestie che faticosamente trasportavano i passeggeri da Montesanto sin sulla collina del Vomero a Napoli, gli danno lo spunto per un'allegoria della classe dirigente meridionale ancora attuale.

La professoressa Maria Gabriella Sicilia ha intrattenuto l'uditorio con la dotta relazione “Uno scrittore tra la Calabria e Napoli: Norman Douglas”. Nel resoconto di viaggio Douglas dà una vivida rappresentazione della Calabria agli inizi del Novecento, il suo “Old Calabria” diventa subito un classico. Nel corso del suo peregrinare s'innamora del Sud e termina i suoi giorni nell'isola di Capri, dove aveva deciso di trascorrere la sua vecchiaia.

L'ideale viaggio intellettuale è terminato con “Il poeta Ciardullo a Napoli”, una brillante relazione di Maria Rosa Vuono, che ha illustrato alcuni aspetti della vita e delle opere del poeta vernacolare del Novecento, e del suo teatro che potrebbe avere dato lo spunto a una commedia di Eduardo De Filippo.

Al termine si è aperta la personale della pittrice Olga Minardo, una donna affascinante, perché racchiude in sé i colori e la seduzione mediterranea con le suggestioni mitteleuropee. Il suo albero genealogico racconta la storia di una confusione tra varie lingue e paesi, un meticciato culturale che si esprime nelle sue tele in un amalgama onirico di grande seduzione.

L'incontro con Neruda e la sua poesia provoca nella pittrice una folgorazione, un'estasi artistica che si traduce in una compulsione irrefrenabile a riprodurre nei suoi dipinti l'intensa sensualità delle donne celebrate nei versi del poeta, l'intensità e la vivacità dei colori cileni, la flessuosità delle curve che sembrano offrire piaceri proibiti. Donne pronte a concedersi per offrire la carnalità e l'intensità di un amplesso.

La giornata si è conclusa con una soirée improvvisata, allietata da Claudio Carluccio, un chitarrista e cantante che racconta Napoli con le sue canzoni, passando con molta disinvoltura dalle ballate classiche, alla canzonetta commerciale. La sua esuberanza ha contagiato l'intera compagnia che ha partecipato con crescente entusiasmo all'esibizione del bravissimo Claudio.


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