Durc, durc! Indovina chi viena a pranzo?di Oreste Parise Mezzoeuro Anno IX num. 49 del 11/12/2010) |
Rende, 8 dicembre 2010
Il fisco è diventato un Moloch vorace che mangia i propri figli
Dialogo sui massimi sistemi tra un piccolo imprenditore e un suo amico, alla ricerca delle assurdità di un sistema tributario che impedisce ai piccoli imprenditori di sopravvivere.
"Sarà un Natale sotto tono, quest'anno. Per usare un eufemismo, altrimenti dovrei dire che sarà proprio un brutto Natale."
"Cosa è successo, come mai questa aria da funerale?"
"Sono disperato. E pensare che avevo predisposto tutto con anticipo. Ho tempestato di telefonate la Regione, ho messo in croce il funzionario, l'ho pressato, ma forse sarebbe meglio dire stressato per ottenere la liquidazione di un vecchio credito. Aspettavo da mesi questo giorno, quasi due anni di ritardo nei pagamenti. Ho dovuto impegnarmi tutto per evitare di dover gettare la spugna. La mia banca non mi credeva più, mi ha chiuso i rubinetti quasi subito. Finalmente era arrivato il gran giorno. Nonostante il gran penare, alla fine pensavo persino che il ritardo era provvidenziale perché mi consentiva di pagare gli operai, eliminare qualche arretrato, programmare l'attività per la ripresa dopo la pausa festiva".
"Cosa è successo, allora, che ti ha messo così di malumore?"
"La doccia fredda è arrivata quando sono andato in banca. Ormai un bonifico arriva quasi all'istante, ma ho atteso invano qualche giorno. Poi ho scoperto quale era il nuovo intoppo. Ho chiamato di nuovo il mio funzionario per avere il cro, il numerino magico che ti consente di avere l'accredito immediato del bonifico.
“Mi dispiace, non abbiamo potuto liquidare il credito. Ci sono problemi sul durc”, mi risponde.
“Il durc, avevo dimenticato il durc!"
"Cos'è questo durc? Che c'entra con la storia del tuo credito?"
"Non lo sai fin quando non ci vai a sbattere il muso contro. E' uno dei tanti acronimi, una sigla che significa «documento unico di regolarità contributiva». Prima di procedere a qualsiasi pagamento, qualsiasi ufficio pubblico deve richiederlo allo Sportello Unico Previdenziale, che è tenuto a rilasciarlo in 30 giorni. Se non hai pagato tutti i contributi fino all'ultimo centesimo - con annessi e connessi, mora, interessi ecc - ti bloccano il pagamento. ".
"Questo ti ha comportato un ulteriore ritardo?"
"Magari fosse solo quello. Certo, un ritardo mi avrebbe dato fastidio perché avevo preso degli impegni e non sono riuscito a mantenerli. Ho dovuto inventare delle scuse. Pensavo ai miei operai e alle loro famiglie, ma anche i fornitori aspettavano con ansia. E' un intero meccanismo che si blocca. C'è qualche arretrato, ma ci sono anche contestazioni sul credito, ho contestato alcune pretese dell'Inail e sono in attesa di una decisione. Ma non c'è niente da fare. Solve et repete, come ai bei tempi. Prima paga e poi se hai ragione magari i soldi ti verranno rimborsati. Non posso pagare una somma non dovuta proprio adesso che ne avrei bisogno di liquidità per tirare avanti. Se non mi pagano entro qualche giorno non so più a che santo rivolgermi. Ho solo due alternative: l'usura o la chiusura. Ecco questo è il punto."
"Ma ci deve pur essere una soluzione!"
“Soluzione un corno. A pensarci bene, le cose stanno in maniera peggiore di quanto si possa immaginare. Ormai siamo completamente nelle mani di un Moloch spaventoso che richiede ogni giorno sacrifici umani, anzi direi sovrumani. Oltre al durc, c'è anche il durf o come diavolo si chiama. Prima di poter pagare gli enti devono anche controllare che non vi siano arretrati di pagamento nei confronti del fisco. E poi c'è l'ETR ...”
Che c'entra adesso l'Etr?”
“Ormai la sogno anche di notte. E' vero e proprio incubo, agisce peggio di un usuraio senza scrupoli. Può metterti le ganasce all'auto per un bollo non pagato oggi sostituito con il più sofisticato fermo amministrativo, ipotecarti la casa per una ICI non pagata, pignorarti il conto bancario. E tutto questo senza alcun contraddittorio, dispone di ufficio”.
“Adesso non esageriamo, però.”
“Esagerare, dici? Intanto ti può capitare di essere protestato perché i fondi che avevi predisposto per la copertura di un assegno se li è presi l'ETR. E poi hai mai avuto a che fare con una commissione tributaria, sono diventati luoghi dell'arbitrio legale, senza alcuna garanzia. Hanno inventato persino l'abuso di diritto.”
“Che significa abuso di diritto?”
“Tra il fisco e il contribuente c'è sempre stata una competizione. Ognuno usa le armi che ha per potersi difendere, come l'elusione. Trovata la legge, trovato l'inganno, l'espediente per sfuggire alle sue grinfie. Oggi ti dico che questo significa che stai abusando della bontà del legislatore, che strumentalizzi la legge per non pagare le tasse. Insomma, abusi del diritto, ti approfitti che la legge non ha saputo essere troppo severa e sfuggi ai tuoi doveri di contribuente!”
“Non c'è alcun rimedio, allora?”
“E' una morsa da cui è difficile uscire. Una soluzione potrebbe essere la cessione del credito per soddisasfare i creditori. Ma resta il blocco del durc, poiché la Regione non paga lo stesso, e poi scatta l'abuso di diritto. Il contratto viene considerato simulato, un espediente per sfuggire alla morsa dello Stato e può essere annullato. Il rischio del mancato incasso viene trasferito sul cessionario. In queste condizioni nessuno è disponibile per questo tipo di operazioni. Le stesse banche sono restie, figurarsi i privati.”
“Se tutti facessimo il nostro dovere nei confronti del fisco, potremmo avere un alleggerimento della pressione fiscale. La colpa è un po' pure nostra, non credi?”
“Abbiamo creato un sistema assurdo, che impedisce alle imprese di nascere, crescere e svilupparsi.Si accanisce contro i redditi fissi, e strozza tutti coloro che a forza o a ragione operano alla luce del sole. Sono costoro che pagano per tutti, con una imposizione che prima o poi finisce per stroncarli. Il durc, ad esempio, è ormai necessario per l'aggiudicazione dell'appalto, la stipula di un contratto, il pagamento degli stati di avanzamento lavori e per ogni altro pagamento. Come ti muovi ti fulmino, se non sei in regola con gli enti contributivi e con il fisco. Ora è necessario anche nei lavori privati in edilizia, prima dell'inizio dei lavori oggetto di concessione edilizia o di Dia (la dichiarazione di inizio attività) o della Scia (Segnalazione certificata d'inizio attività) quando entrerà in vigore. Lo Stato ti entra in casa, senza neanche chiedere il permesso, mangia nel tuo piatto, ti ruba il latte ai figli, di riduce al lastrico e tu non puoi fare nulla. Nella nostra realtà tutto ruota attorno alla pubblica amministrazione, senza un intervento dello Stato si blocca tutto, ma il suo comportamento è peggio di quello di un usuraio. Agisce al di sopra e al di fuori della legge, ti mette le mani in tasca, ti pignora il conto corrente, ti mette in vendita la casa”.
“Ma non certo tutti possono richiederlo, credo. La privacy è almeno assicurata”
“Cos'è la privacy? Un sistema burocratico che ti costringe a firmare una montagna di carta, ma non ti assicura proprio niente. Chi può richiedere il durc? Una pletora di enti che lo possono ottenere attraverso il sistema telematico: l'impresa, i consulenti del lavoro, le associazioni di categoria provvisti di delega, le pubbliche amministrazioni e anche “gli enti privati a rilevanza pubblica”, come la Maggioli o la Sorical che gestiscono servizi pubblici”. In pratica la nostra vita diventa un segreto di Pulcinella.”
“Siamo proprio indifesi, nei confronti dello Stato creditore?”
“Questo è il punto. Lo stato è un cattivissimo debitore, che paga con una lentezza esasperante e un creditore famelico, che non si arresta di fronte a nulla. Se per avventura hai qualcosa in sospeso interviene direttamente intercettando i tuoi pagamenti, lasciandoti senza alcuna risorsa per affrontare le spese inerenti la tua attività. Questo perché si sostiene che non si può pagare con la destra se la sinistra deve riscuotere. Si attua la compensazione dei debiti e dei crediti. Tuttavia, gli enti non sono una entità unica e il loro comportamento non è sempre cristallino per cui bisogna pure che qualcuno verifichi le loro pretese. Soprattutto le società concessionarie di servizi pubblici assumono un rischio imprenditoriale e hanno come obiettivo il profitto. Sono pronte a speculare su tutto, abbattendosi come uno tsunami improvviso sul povero contribuente. Basta fare un confronto con i rapporti tra privati, in caso di controversia ci vogliono anni solo per acquisire il titolo che ti consente di agire. Un vero calvario che costituisce un formidabile ostacolo all'attività economica. Lo Stato si arroga il diritto di riscuotere direttamente alla fonte senza sottilizzare sulle ragioni del credito o le cause di un ritardo: prende e basta.
In questi anni si è realizzata una rivoluzione silenziosa. Lo Stato si è trasformato in un Moloch, il terribile dio fenice cui venivano tributati sacrifici umani, è entrato nelle nostre case a mangiare direttamente nei nostri piatti. Nella versione moderna si chiama durc o durf, con un carattere multiforme, una Idra tentacolare in grado rincorrerti ovunque”.
“Sarà anche questa una ragione della crisi, allora.”
“Pagare le tasse è giusto poiché tutti noi abbiamo bisogno dello Stato, ma in queste condizioni non è possibile svolgere alcuna attività. Alziamo tutti bandiera bianca, un segno di resa senza condizioni. Il momento è difficile, resistiamo tra mille difficoltà. Ma abbiamo tutti contro noi piccoli imprenditori, siamo alla mercè degli usurai illegali e di quelli legali. Nella patria del diritto, il diritto è diventato storto, un sistema di oppressione che non garantisce più il libero esercizio dell'attività economica. Forse saremo costretti tutti a chiudere e così lo Stato non potrà più saziarsi, non gli mancheranno le imposte ma l'imponibile. Una volta divorati i suoi figli, dove troverà la carne di cui nutrirsi?”
Il giorno 05 ottobre 2011 21:59, <pinosolo@excite.it> ha scritto:
Buona sera, ho letto con disperazione il dialogo tra amici sul durc,(non posso presentarmi per paura?) non sò, sono un piccolo imprenditore caduto nel baratro del durc, ho fatto lavori perfettamente eseguiti a regola d'arte a: Trenitalia per un totale di 35.000 euro fornitori pagati, al momento di pagarmi mi richiedono il durc, non in regola perchè sono caduto nel non pagamento di una società aerea in fallimento altri 17.000 euro, comunque vado all'inps dove rateizzo il mio debito in 72 rate pago un acconto di 6.000 euro mi dicono tutto ok,richiedo il durc, ancora non in regola mi ripresento all'inps mi riscontrano una difformità ancora una volta rateizzo altre 72 rate,il tempo passa richiedo il pagamento a:trenitalia,ormai dovrei essere in regola!!!!!
risposta....durc non regolare e ... non ti paghiamo ho scritto al ministro del lavoro: EGREGIO SIG. SACCONI però mi risponde:
si rivolga ad un buon avvocato VEDRA' risolverà il suo problema, prendo fiato grazzie,,,,,,,,oggi il buon avvvvvocato mi dice: regolarizza il durc.ma va???? è una vita che l'ho fatto ma siccome c'è di mezzo l'esatri le due non comunicano in tempi celeri . siamo ( mi consenta ) per usare una frase non mia in un mondo di merda anzi un ITALIA di m. purtroppo ho dovuto licenziare 6 dico sei dipendenti sono rimasto io mia moglie i un impiegata eravamo in 13 dico tredici che lavoravamo ....ora il vuoto assoluto ho deciso non pagherò più le tasse non paghero più nessuna rateizzazzione li prendano da trenitalia se....sono loro in regola con il durc!!!!!!!! IO ANDRO' via da questa italia di m, sperando di poter dare da mangiare ai miei 5 dico cinque figli W LA LIBERTA' che tra poco avrò grazie dello spazio e della pazienza ... la mia è disperazione. A.G. vogliamoci bene!
RISPOSTA:
Mi dispiace di essere stato la causa di un malumore, poiché quando si rigira il coltello in una ferita è molto doloroso. Non si trattava di un articolo inventato, ma cercavo di rappresentare una situazione reale in modo in po' paradossale, poiché l'interessato non intendeva esporsi, temendo possibili conseguenze. La mia intenzione era di porre l'attenzione su di un problema scarsamente conosciuto perché ci si accorge della sua esistenza solo quando ci si sbatte contro. Mi auguro che nel frattempo abbia risolto i suoi problemi. Con affetto. Oreste Parise.
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