|
La Rosa del PSDI
di Oreste Parise
Mezzoeuro Anno X num. 18 del 07/05/2011
|
Rende, 4/5/2011
Anna Rosa Vuono è candidata nel PSDI schierata, una
delle liste della coalizione di Enzo Paolini alle Comunali di Cosenza. Fino a
un anno fa ha fatto parte della squadra di Salvatore Perugini, in qualità di
Assessore allo Sviluppo Econ
Intervista a Maria Rosa Vuono
- Quali sono le motivazioni che la spingono a trovare una alternativo a un
governo cittadino nel quale ha avuto un ruolo importante?
- Sono stata assessore nella giunta Perugini per quasi quattro anni. Alla
vigilia delle scorse elezioni regionali il sindaco ha deciso di dare una
svolta e si è ritrovato senza la squadra e senza la quadra, per usare un
ternine leghista. Credo di aver svolto il mio compito con impegno e
dedizione, pur nella ristrettezza in cui ci siamo ritrovati per i tagli
ai bilanci comunali e il delicato momento finanziario attraversato dal
comune. Il sindaco ha pubblicamente elogiato il lavoro svolto dagli
assessori uscenti, un riconoscimento in netto contrasto con la decisione
stava assumendo.
- Bisogna tuttavia riconoscere al sindaco Perugini delle indubbie qualità
morali, non essendo stato sfiorato da alcun sospetto, una qualità che
dovrebbe essere apprezzata in un momento di grave decadenza dell'etica
pubblica.
- Questo è un aspetto certamente positivo, che tuttavia non può essere
l'unico elemento di valutazione di una azione politica. È una condizione
necessaria ma non sufficiente, potremmo dire. La politica deve dare delle
risposte, poiché la gente ha dei bisogni e delle necessità che devono
trovare soddisfacimento. A questo bisogna aggiungere che bisogna creare
un clima di fiducia e di speranza, non alimentare certo illusioni, ma c'è
bisogno di un progetto di città, di un modello di società per alimentare
un'attesa di cambiamento. Tutto questo è mancato, creando un senso di
vuoto.
- La sua scelta è stata dunque motivata da questo senso di vuoto, dalla
mancanza di un feeling dell'amministrazione con i cittadini.
- La prima motivazione l'ha dato lo stesso sindaco con la sua
indecisione, una condizione che ha caratterizzato tutta la sua attività
politico-amministrativa. Fino a pochi giorni prima della data di
presentazione delle candidature non aveva ancora espresso con chiarezza
la sua intenzione, lasciando spazio alla costruzione di una alternativa
che si coagulata attorno alla figura di Enzo Paolini, che ha le qualità
politiche e le esperienze ammnistrative da garantire un governo
autorevole alla città.
- Una degli aspetti più deleteri della gestione delle città è l'assenza del
senso di appartenzenza, si formano gruppi politici a go-go, secondo la
convenienza.
Questo è vero è non solo a Cosenza. È un fenomeno nazionale che si
sta radicando a ogni livello. La formazione della nostra lista ha avuto
come riferimento politico il PSDI, un vecchio e glorioso partito presente
da sempre sulla nostra scena politica con un insieme di principi e valori
che ancora oggi possono costituire un modello per le difficoltà
attarversate dalla grave crisi che stiamo vivendo. Il riferimento
riferimento all'SPD tedesco vuole introdorre quel rigore nella gestione
della cosa pubblica che manca nella nostra realtà.
- La rappr.esentanza ha necessità di poggiarsi sulla rappresentatività
dell'eletto che nasce dai metodi utilizzati per la creazione del consenso.
Non crede che i piccoli partiti abbiano nel loro DNA una pratica clientelare
che le costringe a rincorrere le problematiche dei singoli piuttosto che i
bisogni collettivi?
- Questo è il pericolo insito nei partiti costruiti attorno a un leader
che interpreta i bisogni del suo gruppo. Noi abbiamo deciso di aggregarci
attorno a dei valori, a una storia che ha dimostrato la validità di
quella intuizioni che è alla base della nascita del nostro partito. Non
abbiamo una potente macchina clientelare in grado di dare risposte alle
richieste dei singoli, noi sollecitiamo un voto di opinione, una
valutazione della proposta politica e della di una compagine che risponde
al più rigoroso dei codici di autoregolamentazione che si sono dati i
singoli partiti.
- Quali sono i progetti che caratterizzano l'offerta politica del vostro
gruppo, in uno spettro così variegato e numero di proposte.
- Il nostro gruppo ha preteso di voler partecipare alla formulazione del
programma insieme a Enzo Paolini, perché ci vogliamo caratterizzare per
il contenuto progettuale e non come un mero aggregato di potere. La
tematica che abbiamo scelto come caratterizzante la nostra azione
amministrativa è la tematica della partecipazione.
- Cosa significa concretamente, cosa debbono aspettarsi gli elettori che
scelgono la vostra opzione politica?
- Intanto, vigilare in ogni momento l'attuazione del programma, poiché
molto spesso si verifica una divaricazione tra gli impegni sottoscritti
con gli elettori e il concreto atteggiarsi dell'azione amministrativa.
Strettamento connesso con esso è la costante informazione del cittadino
sullo stato di attuazione del programma, garantire la trasparenze dei
bilanci, dei bandi di concorso, i programmi regionali o europei ai quali
la città sta partecipando.
- Sul piano del fare, cosa dovrà aspettarsi il suo elettorato?
- Dobbiamo essere concreti ed evitare promesse roboanti che non possono
essere mantenute, ma impegnandosi si possono raggiungere obiettivi
significativi. Ad esempio sulle energie alternative il Comune di Cosenza
presenta un grave ritardo perché non ha mai avanzato le richieste
necessarie agli enti sovracomunali per poter godere dei benefici previsti
dalle leggi nazionali e poter utilizzare queste energie che
consentirebbero economie quantificabili in milioni di euro quanto mai
necessari in questo momento di restrizione finanziaria dei bilanci
comunali per attuare una politica di alleviamento della disoccupazione e
la fornitura di servizi sociali, che sono stati totalmente inesistenti
nei quattro anni scorsi su inzitiative innovative per i giovani come la
cittadella dell'innovazione prevista nel programma e che dovrebbe
realizzarsi nell'area dell'ex Mancuso e Ferro. Riteniamo molto importante
l'informazione ai cittadini con la predisposizione di un portale web
nuovo che Enzo Paolini ha già presentato, che dia al cittadino di essere
informato in tempo reale di tutto ciò che la casa comunale realizza e
produce che sia interattivo e attraverso il quale si possa beneficiare di
servizi on line che oggi la tecnologia avanzata ci consente di avere.
Nell'ambito dei servizi sociali e del mondo della cooperazione al quale
io sento di appartenere c'e moltissima attenzione all'associazionismo,
promozione sociale, di volontoraito e culturale quindi la creazione delle
spazio dedicato a questo settore previsto nell'area delle Ferrovie delle
Calabrie e per il quale non è stata avviata alcuna azione concreta.
- Se la sentirebbe di sottoscrivere un patto di coerenza con l'ellettorato,
di rimanere nella sua posizione politica anche se le offrissero una lauta
prebenda politica?
- Assolutamente si. Ma poi cosa sono le prebende politiche?
- Se ad esempio le offrissero un assessorato regionale o un incarico di
sottogoverno ben retribuito ...
- Ho sempre rifiutato sollecitazioni di questo tipo. Mi piacerebbe che la
politica ritornasse il luogo alto delle scelte strategiche e non un
mercato per la compravendita del consenso. Lo spettacolo che ci viene
offerto tanto a livello nazionale che locale non è certo edificante, ma
sono convinta che ritorneremo a un mondo di valori etici e di impegno
civile.
in pdf
Inizio pagina
C O P Y R I G H T
You may copy it, give it away or re-use it under the terms of the ©opyright rules included at my home page, citing
the author's name and that the text is taken from the site www.oresteparise.it.
Il copyright degli articoli è libero. Chiunque può riprodurli secondo le @ondizioni elencate nella home page, citando il
nome dell'autore e mettendo in evidenza che che il testo riprodotto è tratto da
http://www.oresteparise.it/.
Ultimo aggiornamento del