La SNMS Cesare Pozzo in buona salutedi Oreste Parise Mezzoeuro Anno XI num. 19 del 12/05/2012 |
Rende, 8/05/2012
Gallina vecchia fa buon brodo
Il 131esimo bilancio della mutua mostra una solidità da far invidia alle migliori società che rincorrono affannosamente il profitto. La solidarietà può essere una risposta alla crisi dello stato sociale.
Si è svolta sabato 5 maggio presso la sala conferenza dell’Azienda Municipalizzata di Catanzaro nel quartiere Santa Maria, l’assemblea regionale della società nazionale di mutuo soccorso Cesare Pozzo, la più importante delle società operaie sorte in Italia alla fine dell'Ottocento. La mutua sorge a Milano, dove ha tuttora la sua storica sede, come forma di reciproca assistenza tra i ferrovieri. Oggi ha esteso la sua attività a tutte le categorie professionali, e opera su tutto il territorio nazionale con 19 sedi regionali e numerosi altri sportelli in varie località italiane. Ha circa novantamila soci. La sua assistenza si estende a tutti i componenti della famiglia per cui il numero di persone assistite è pari a circa trecentomila. L'importante accordo concluso nel corso del 2011 con l'ATM milanese porterà entro la fine di quest'anno a raggiungere il numero dei suoi aderenti a 104mila.
In Calabria ha una presenza storica e ben consolidata con quasi 4000 soci, concentrati nelle aziende si trasporto, ma con una percentuale significativa e crescente in molti altri settori economici. La densità in rapporto alla popolazione è superiore a quella di molte regioni del Nord.
La partecipazione ai lavori dell'assemblea regionale sono una concreta testimonianza della vitalità della mutua nella nostra regione e dell'impegno dei responsabili locali che si sono sforzati di farla crescere, mantenendo in equilibrio il bilancio.
Ad aprire i lavori è stato il presidente regionale Santo Russo. Nella sua relazione introduttiva ha evidenziato le difficoltà che sta causando la crisi alle famiglie italiane, ed in particolar modo in Calabria. “La mancanza di lavoro, l’assenza di servizi ed infrastrutture, e la decurtazione dei trasferimenti pubblici”, ha affermato Russo, “provocano un profondo disagio sociale: molte famiglie sono scese al di sotto della soglia di sopravvivenza”. L'inefficienza della pubblica amministrazione” - ha proseguito Russo - che non riesce a garantire servizi efficienti esalta il valore della solidarietà e della mutualità che può essere una concreta risposta al progressivo arretramento dell'azione pubblica in campo sociale e sanitario”.
”La Cesare Pozzo sta potenziando in Calabria la rete di convenzioni in modo da offrire ai propri soci un servizio sempre più efficiente in un settore come quello della sanità che è tra quelli più disastrati nella nostra regione”. Santo Russo ha illustrato i dati regionali che si mantengono positivi pur con una restrizione del margine di gestione, a causa del maggior ricorso alle prestazioni da parte dei soci. Anche in tempi di crisi la mutua riesce a mantenere un trend positivo sia sotto il piano economico-finanziario che su quello dei soci aderenti. “Occorre fare uno sforzo per sviluppare ulteriormente la base sociale sia per garantire anche per il futuro l'equilibrio di bilancio, sia per dare un contributo concreto al superamento di questa lunga e dolorosa crisi”, ha concluso Santo Russo.
Giacomo Lucia, vice presidente nazionale e responsabile della macro area Calabria e Sicilia, nel suo intervento ha ricordato come fosse facile fino a qualche anno fa,”produrre avanzi per aumentare i sussidi e potenziare le strutture, aumentando la base sociale”.
“Oggi la crisi complessiva del mondo del trasporto ha portato ad una drastica riduzione degli operatori del settore e a un forte ridimensionamento degli addetti e la base sociale della grande mutua si è andata progressivamente riducendo”. “In questo nuovo scenario”, ha concluso Lucia, “la mutua è stata costretta a cercare nuove soluzioni per rilanciare la propria azione, una di queste è l'alleanza con i francesi di Harmonie Mutuelles che ha portato alla nascita del Fondo salute SCE (Società Cooperativa. Europea), con la separazione in due distinti rami, uno dei quali si occuperà esclusivamente di fondi sanitari integrativi, la nuova frontiera che la Cesare Pozzo vuole varcare per allargare i propri orizzonti. La cooperazione con la mutua francese, la più importante d'Europa, offre nuove opportunità per la possibilità di ampliare la gamma dei servizi e estendere l'operatività al variegato mondo degli immigrati che costituiscono la componente più dinamica della nostra società.
Dopo l’intervento del vicepresidente nazionale è stata la volta del dott. Leandro Palmieri responsabile di “Gentis Data” azienda calabrese che fornisce il supporto informatico a Cesare Pozzo. Palmieri nel suo brillante intervento ha illustrato le innovazioni che si stanno apportando al sistema informatico per consentire un diretto contatto tra i soci e la mutua per una comunicazione rapida ed efficiente e la fruizione immediata delle prestazioni. Ha espresso una legittima soddisfazione per il qualificato contributo che dà la Calabria in un campo specialistico e innovativo in continuità con la qualificata dirigenza che ha fornito e continua a fornire alla mutua.
Si sta potenziando il sistema informatico per permettere ai dipendenti di avere dei prodotti di alta qualità che aiutino a svolgere meglio e in modo più efficiente il lavoro giornaliero, ed ai soci di avere risposte celeri e un maggior coinvolgimento del socio. Grazie alle modifiche che si stanno apportando ciascuno potrà seguire da casa con un semplice clic le attività della Cesare Pozzo che lo riguardano.
Archiviata la fase più tecnica dell’assemblea si entrava nel vivo dei lavori con il dibattito che costituisce il cuore pulsante di ogni appuntamento democratico. Il primo a prendere la parola è il vice presidente regionale Pino Cristofaro, il quale ha espresso rammarico per la perdita del presidio, il primo istituito in Italia per volere dell’indimenticato vice presidente nazionale Pino Marra, e per il mancato coinvolgimento nella decisione del responsabile del punto operativo.
”In una situazione di emergenza come questa è necessaria una grande lotta, un nuovo solidale slancio per passare da questa condizione permanentemente di emergenza, ad una fase nova e diversa in cui la Calabria torni a contare nel panorama mutualistico italiano”, ha dichiarato Cristofaro. Il numero dei soci a Catanzaro è sceso al di sotto del limite di mille necessari per un presidio a causa dell'inaridirsi del tradizionale bacino di utenza. “Come è stato ricordato oggi, il numero degli addetti al trasporto ha subito una drastica diminuzione”, ha dichiarato Cristofaro, “occorre perseguire una strategia di apertura con una fattiva collaborazione di tutti i responsabili. Oggi in mutua bisogna recuperare quella lealtà che contraddistingueva i vecchi dirigenti poiché solo con uno sforzo comune si esce rafforzati dall'emergenza”, ha concluso Cristofaro.
Il socio e giornalista Oreste Parise, nel suo intervento, si è complimentato con i dirigenti regionali della Cesare Pozzo per la serietà con cui svolgono il lavoro in un territorio difficile come quello calabrese dove ogni impresa sembra una scommessa. La mutua qui riesce a tenere il passo con realtà economicamente più solide come quelle del Nord: un dato estremamente significativo poiché la mutualità costituisce una possibile risposta alla crisi del “welfare state” e può risultare un fattore importante di sviluppo.
In questi ultimi decenni si va approfondendo il solco delle diseguaglianze e molte famiglie si trovano nella oggettiva difficoltà di poter accedere a servizi socio-sanitari. La risposta a queste nuove problematiche è l'approccio assistenziale delle associazioni religiose o la riscoperta della solidarietà come strumento per venire in soccorso dei soggetti in difficoltà. Questo significa ritornare allo spirito mutualistico che ha portato alla nascita delle società operaie. In un contesto completamente diverso ritorna prepotente la voglia di un aiuto reciproco per attraversare il mare in tempesta.
La domanda di solidarietà è immensa è la mutua ha la responsabilità di farsi conoscere poiché può fornire un concreto aiuto nel momento del bisogno. Sono troppi coloro che ignorano questa realtà. La mutua deve superare questo limite rendersi più visibile all’esterno e trovare i metodi per ampliare il raggio della propria azione.
Ruggero Marra socio e segretario dell’assemblea, ha ricordato che la mutua è nata quando lo stato sociale non esisteva ancora, per sopperire a quelle esigenze e quei bisogni fortemente avvertiti. Da quelle idee e da quelle esperienze è stato costruito il sistema del welfare, oggi in crisi per gli abusi che hanno provocato lo squilibrio economico delle prestazioni. Oggi le conquiste ottenute negli anni dai lavoratori rischiano di essere cancellate o ridimensionate. Torna di estrema attualità il modello organizzativo di società come la Cesare Pozzo che costituisce un esempio di “autogestione del welfare”, una dimostrazione della compatibilità economica della solidarietà.
È inaccettabile la rinuncia dei diritti per una pretesa mancanza di risorse. La difesa del nostro modello culturale e delle conquiste che hanno consentito la crescita democratica della società so costruisce su una rigorosa gestione, come dimostra l'esperienza della Cesare Pozzo.
Ruggero Marra ha sottolineato che è necessario sperimentare nuovi linguaggi e nuovi metodi di lavoro per riuscire ad essere più incisivi sul territorio e a parlare a nuove realtà che non conoscono il nostro mondo.
L’ex amministratore regionale Chirico ha chiesto al presidente Russo quali siano i progetti futuri della mutua in Calabria.
Santo Russo ha tracciato le direttrici di sviluppo del sodalizio indicando tre obiettivi da raggiungere nel corso di quest'anno: aumentare le convenzioni con le strutture sanitarie regionali, ampliare la base sociale della mutua ai dipendenti degli enti locali e rafforzare gli strumenti di comunicazione. Il componente del Consiglio Regionale Alfredo Fusaro ha dispensato ringraziamenti a tutti: da coloro che hanno accettato l’invito e sono presenti all’assemblea fino ad arrivare a quanti durante i loro interventi lo hanno elogiato per l’ottimo lavoro che sta svolgendo a Cosenza.
Infine Fusaro si è detto compiaciuto per la discreta presenza giovanile in assemblea, che offre motivo di speranza per una continuità della mutua.
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