Sportelli aperti alla culturadi Oreste Parise Mezzoeuro Anno XIII num. 1 del 4/1/2014 |
Rende, 2/1/2014
La Bcc Mediocrati rinnova il proprio impegno in favore dell’arte contemporanea calabrese Acquisita al patrimonio della banca una importante opera di Luigi Magli
Bancartis è arrivata al settimo anno e può ormai considerarsi un appuntamento annuale irrinunciabile per la vita culturale della provincia. Il connubio banca-cultura riesce a dare vivacità al clima di auterity che costringe gli enti locali e i tradizionali operatori del settore di ridurre al minimo le attività per la decurtazione dei fondi conseguenza della spending review.
La manifestazione inventata e sostenuta annualmente dal presidente della Bcc Nicola Paldino mira a cogliere e valorizzare i talenti calabresi, sia quelli operanti nella regione che quanti per le difficoltà congiuntarli sono costretti a emigrare e portare il frutto del loro genio oltre la barriera del Pollino. La recente nomina di Nicola Paldino a presidente della Federazione Regionale del Credito cooperativo è un incentivo per estendere questa lodevole iniziativa anche alle altre Bcc operanti sul territorio.
Bancartis è rivolta in particolare all’arte contemporanea calabrese e ai suoi interpreti. Non ha solo lo scopo di sostenere i giovani artisti, ma di incentivarli nella ricerca di nuove forme espressive e investire sulla sperimentazione artistica. La raccolta di quadri si è arricchita di anno in anno e oggi costituisce un patrimonio artistico importante e significativo e costituisce la base per la creazione di una pinacoteca di sicuro prestigio.
Anche la settima edizione dell’importante evento di fine anno, che chiude il ricco cartellone di attività della Mediocrati si è svolta nella sala De Cardona. Il presidente Paldino, nell’aprire l’incontro, ha voluto ricordare il compianto maestro liutaio Vincenzo De Bonis, i cui strumenti era dei veri gioielli, tanto da essere considerato un artista, piuttosto che un valente artigiano.
Innamorato della sua terra ha sempre voluto mantenere uno stretto rapporto con la realtà economico e sociale, e per questo vantava anche un lungo rapporto con la stessa banca, di cui era socio, una qualità che esibiva con orgoglio.
Un particolare degno di nota è che Bancartis nasce proprio dalla donazione fatta dallo stesso De Bonis di uno dei suoi preziosi strumenti alla banca, con l’unico obiettivo di conservare memoria di questi splendidi oggetti d’arte. Da quell’atto di generosità, la Bcc Mediocrati ha deciso di dedicare una particolare attenzione alle attività culturali sul territorio. Annualmente gli artisti donano una delle loro opere alla banca, che entrano a far parte del suo patrimonio. La stessa banca sostiene le manifestazioni organizzati da questi per aiutarli a far conoscere la loro produzione tanto nella regione che al di fuori.
Il mecenatismo bancario non è una invenzione recente, ma trova illustri precedenti, poiché si coniuga perfettamente con lo spirito cooperativistico e lo stretto legame che esse mantengono con il territorio. Né si tratta di uno scopo puramente filantropico, poiché in questo modo si sono costituite nel tempo collezioni d’arte prestigiose, che hanno formato la base per importanti musei in tante parti d’Italia.
Ricordando la figura di Vincenzo De Bonis, il presidente Paldino ha dichiarato: «È stato un socio eccellente ed è merito suo, e di un suo dono nel 2008, se Bcc Mediocrati ha dato vita a questa esperienza nel settore artistico».
In un comunicato, lo stesso istituto di credito lo stesso istituto illustra l’evento di quest’anno. Nel 2013 è stata acquisita un’opera di Luigi Magli, artista rendese che ha inteso partecipare al progetto con un quadro di grandi dimensioni (2metrix2) intitolato “Vibrazioni”.
La collezione della Banca, che sta prendendo corpo in questi anni, è stata descritta da Silvio Vigliaturo, mentre Tonino Sicoli ha introdotto Luigi Magli e la sua opera.
«Ho sempre cercato compagni di strada - ha detto l’artista - per questo sono contento di far parte di questa collezione. Non sono in Calabria perché confinato, ma per libera scelta. D’altra parte - ha concluso Luigi Magli - sono sempre rimasto qui, anche quando non c’ero». Titolare della cattedra di pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, Magli è figlio d’arte. Donato, il padre, era pittore decoratore; suo fratello Franco ha intrapreso la stessa strada d’artista col nome di Francomà.
All’inizio degli anni 80, sulla scia del Nuovo Espressionismo Tedesco e della Transavanguardia, ha indirizzato la sua ricerca verso una pittura selvaggia e affabulatoria. Wilfried Skreiner, nel 1981, in occasione di una sua personale alla Neu Galerie Landsmuseum Joanneum di Graz, scrive di lui: «Magli, che nei suoi quadri usa il nero, l’oro, un rosso carmesino brillante ed un verde velenoso, crea quadri di un forte contenuto espressivo. L’intensità del colore fa pensare all’onda della discoteca con tratti molto personali della pittura. Magli fa il tentativo, non poco eroico, di parlare attraverso i suoi quadri, nei quali oggetti come alberi, la luna, le dune, danno forma ad un linguaggio drammatico, che capiscono tutti». Negli anni Novanta la ricerca si fa più concettuale e il colore si riduce ad un uso monocromatico o, addirittura, si azzera nel nero e nel bianco.
Il dipinto Vibrazioni (1988) rappresenta il nuovo corso. Realizzato in materiale polimaterico, registra l’inserimento di oggetti extrapittorici come pomici e legnetti che rendono la pittura aggettante. La lana di vetro, inoltre, conferisce ai pigmenti un aspetto filamentoso presentando una superficie vaporosa.
Dopo la firma dell’atto pubblico di donazione dinanzi al notaio Gisonna, Bancartis si è arricchita delle note musicali vibrate dall’arpa della brava Rosaria Belmonte del Conservatorio “Giacomantonio” di Cosenza.
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