A Cerzeto è rimasto il deserto

I tecnici hanno abbandonato gli uffici del centro Operativo del Comune

Rosa Porzio Gesualdo (La Gazzetta del Sud del 13 aprile 2005)

SAN MARCO ARGENTANO - A oltre un mese dalla frana.che ha distrutto Cavallerizzo di Cerzeto, sono deserti gli uffici del Centro Operativo Comunale (COC): quasi tutti i tecnici e gli operatori sono andati via (sarà un caso, proprio dopo le elezioni regionali). C'è il rischio che le istituzioni si dimentichino di Cerzeto: la popolazione del piccolo centro del Cosentino di di origini albanesi, insieme all'ex-sindaco Amedeo Stamile (il nuovo sindaco eletto è Gildo Lata), lancia un appello alle istituzioni: "Non ci abbandonate - dice - il paese ha bisogno di aiuto per affrontare un'emergenza che non è mai finita".

La frana, a Cavallerizzo, continua lentamente a guadagnare centimetri, la gente a portare via ogni giorno qualcosa di più dalle proprie case inagibili, il tempo inesorabilmente a scorrere. Score anche nel COC, rimasto ormai praticamente deserto dopo che tecnici ed operatori sono andati via: solo qualche ombra, di notte, a far la guardia a quegli uffici operativi dove, nell'ultimo mese,  in frenetica attività, sono passati tanti uomini e donne, della Protezione Civile, dei Vigili del Fuoco, del Corpo Forestale dello Stato, della Croce Rossa, delle varie associazioni di volontariato, come la Misericordia, che avevano fatto sperare alla popolazione di Cavallerizzo di poter al più presto ridisegnare il proprio futuro. Nessuno risponde più ai centralini del COC, che per otre quaranta giorni erano stati tempestati di telefonate. A Cerzeto, paese del dramma del 7 marzo scorso, quando tutti i riflettori d'Italia sono stati puntati per raccontare crolli, dolore, disperazione, ma anche passerelle di politici, da qualche giorno sembra calata la coltre dell'oblio. Quanto è facile abbandonare al proprio destino 340 persone a cui solo la fiducia nelle istituzioni ha ricucito le ferite? Passate le (elezioni) regionali, passata l'emergenza? Sperano di no, ora, i cittadini di Cerzeto, che avevano assaporato, in questo mese di angoscia, il gusto di tante promesse. Nulla di fatto fino ad oggi, riguardo le ordinanze di Protezione Civile che avrebbero dovuto regolare i primi finanziamenti almeno per affitti di case e attività produttive. Quasi alla fine, invece, i recuperi da parte dei Vigili del Fuoco, unici che ancora rimangono in zona, nella "zona rossa", mentre nella zona gialla forse già nei prossimi giorni la potrà effettuare qualche recupero di beni da sola. Si è  sbloccata, intanto , la situazione nella scuola media, occupata fino a domenica scorsa dagli sfollati di Cavallerizzo: quei pochi che ancora rimangono a consumare il pranzo in comune sono stati spostati nella struttura dell'ex-asilo, ripulita e riadattata all'uso, e gli alunni della scuola media hanno potuto così riprendere il ritmo regolar delle loro attività didattiche nella loro scuola. 

Domenica prossima, infine, avrà luogo, nella sede del Municipio, il primo Consiglio Comunale della nuova consiliatura, con la cerimonia d'insediamento del sindaco Gildo Lata: potrà essere quello il momento di chiedere risposte concrete alle istituzioni, far sentire la propria voce per far sapere che Cerzeto non vuole essere abbandonato a sé stesso. Perché proprio il neo eletto primo cittadino di Cerzeto, che ripone molta fiducia nel neo Presidente della Regione Agazio Loiero (che sarà a Cerzeto probabilmente nella settimana prossima) e nel Consiglio Regionale eletto, ha messo come priorità della sua amministrazione la ricostruzione di Cavallerizzo.


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