Rosa Porzio Gesualdo (Gazzetta del Sud del 27 dicembre 2005)
San Marco Argentano - Primo Natale da sfollati, per le novanta famiglie di Cavallerizzo di Cerzeto: nelle loro abitazioni, sbriciolate da una frana che ha portato a valle mattoni e sacrifici, pietre e ricordi, i 329 abitanti della frazione arbereshe del cosentino non sono più potuti ritornare, nemmeno per accendere quelle luci di Natale che nei loro pensieri avevano tanto atteso.
Tuttavia Cavallerizzo c'era un albero addobbato un po' sottotono e anche un bel regalo: l'annuncio di Bertolaso, volato qui da Roma con il progetto della ricostruzione praticamente pronto. Se il 7 marzo scorso verrà ricordato dalla gente di Cavallerizzo come il giorno del dolore, il prossimo 7 marzo potrebbe invece essere, per questa popolazione, un'alba di speranza: proprio in occasione del primo anniversario della frana, infatti, potrebbe aprire il cantiere della ricostruzione, come ha confermato Bertolaso. Tempi rapidi? Forse, a seconda delle interpretazioni. Certo il tempo è stato lungo per gli sfollati: "Vogliamo continuare a vivere - dicono comunque a Cerzeto - perché è giusto per noi e per i nostri figli, e anche per tutta quella gente che con noi ha pianto e che ci ha aiutato, con grande umanità, nel momento del bisogno". Qui, conferma la gente, gli aiuti sono arrivati davvero, tutti i contributi versati per gli sfollati serviranno davvero per aiutarli a ricostruire una parvenza di vita normale. Speriamo al più presto, come confermato a Cerzeto anche da Guido Bertolaso: "Abbiamo lavorato in tempi molto rapidi - dice il Capo della Protezione Civile, che, giunto in elicottero verso le nove e trenta al campo sportivo di Cerzeto, ha presieduto prima un vertice al Comune con il sindaco Gildo Lata e poi un incontro presso la scuola media con la popolazione riunita di Cavallerizzo, tenendo conto delle loro parole, delle loro indicazioni. Contiamo di far partire il cantiere per i primi di marzo. Riguardo al progetto, siamo a livello di predisposizione e di contemporanea verifica di tutti quegli aspetti che ci porteranno, alla fine, alla Conferenza dei Servizi e poi alla gara di appalto".
"Iniziare i lavori per la ricostruzione di Cavallerizzo di Cerzeto a un anno dalla tragedia è un fatto importante, perseguito fin dal mio insediamento. Quanto ha detto il Capo della Protezione Civile dunque, mi riempie di gioia e rende meno amaro il Natale di tante persone che hanno perso la casa ma non la speranza di ricostruire il tessuto storico-culturale del luogo degli affetti e della memoria". Il Presidente della Regione Calabria Agazio Loiero, che all'incontro di Cerzeto con Bertolaso si è fatto rappresentare dal proprio portavoce Pantaleone Sergi, si è detto così più che soddisfatto di come stanno andando le cose nel piccolo centro distrutto da un dissesto idrogeologico. Loiero ha inviato il proprio saluto alla gente di Cerzeto e un ringraziamento al capo della Protezione Civile Guido Bertolaso il quale, come commissario, ha dato grande impulso per arrivare "a dare in tempi brevi una casa ai senzatetto restituendo anche il sentimento dell'identità, della storia e della memoria".
Secondo quanto ha detto alla popolazione di Cavallerizzo il portavoce di Loiero, "tra le tante emergenze della Calabria, quella di Cavallerizzo ha avuto un posto particolare nelle attenzioni del Presidente. Loiero ha partecipato direttamente a numerosi incontri con tecnici, ma soprattutto è stato in continuo contatto con Bertolaso e la protezione civile, e con la Presidenza del Consiglio affinché garantisse i fondi per la ricostruzione. L'idea progettuale rispettosa del senso dei luoghi e ciò - ha aggiunto Sergi - soddisfa ancor di più il Presidente". Quindi, per bocca del portavoce, Loiero ha inteso inviare i propri ringraziamenti a quanti hanno operato per rendere possibile quello che ha definito una sorta di miracolo di Natale. "Ora che questo obiettivo è a portata di mano (e i tempi brevi sono storici visto che quello che in passato è accaduto nel nostro Paese e nella stessa Calabria in presenza di disastri analoghi) - ha fatto sapere Loiero - desidero ringraziare il dottor Bertolaso, il sindaco Lata, il vescovo Crusco, don Antonio, il comitato e gli stessi cittadini che hanno dato prova di grande senso civico e di altrettanta forza identitaria".