Ieri la decisione del Consiglio dei Ministri. Il problema dei trasferimenti

Si allo stato d'emergenza

di Ermanno Arcuri (Il Quotidiano del 12 marzo 2005)

CERZETO (CS) -Un sospiro di sollievo. Allevia le ferire della frana che ancora continua la decisione del Consiglio dei ministri ha dichiarato ieri lo stato di emergenza per Cerzeto, il paese in provincia di Cosenza , dopo l'ondata di maltempo che nei giorni scorsi ha investito tutto il Sud Italia colpendo particolarmente i due comuni.

 Nei prossimi giorni il capo del Dipartimento della Protezione Civile Guido Bertolaso si recherà direttamente a Cerzeto per valutare con le autorità locali le possibili soluzioni per dare una sistemazione di medio-lungo periodo agli 89 nuclei familiari, circa 300 persone, che hanno dovuto abbandonare le proprie abitazioni in seguito alla frana che ha investito il paese.

Ieri, dunque,con il sole ad irradiare di luce i monti, si è colto qualche sorriso tra le lacrime versare in questi giorni, ma con l'intensa luce, si è potuto osservare meglio le dimensioni della frana e le case che stanno in piedi su un sottile fazzoletto di terra, con il precipizio pronto ad inghiottirle.

Intanto, con le buone notizie che arrivavano da Roma, ieri si è registrata anche la presenza del presidente del Consiglio della Provincia di Cosenza, Cecchino Principe, che ha visitato in mattinata gli uffici della Cisa, in cui si è stabilità l'unità di crisi, perché presenta maggiore spazio d'operatività, lasciando alla sede comunale di svolgere le normali mansioni. "La situazione è molto drammatica - ha affermato Principe- i servizi di emergenza stanno facendo il loro dovere. La protezione civile nella direzione del pronto intervento hanno fatto ciò che era nelle possibilità. L'unica cosa da valutare subito la scelta del terreno per far sorgere le abitazioni provvisorie." 

Il presidente, accompagnato dal parlamentare Mimmo Pappaterra, è rimasto colpito dalla tragedia che riguarda non solo i nuclei familiari sfollati da Cavallerizzo, ma che tocca da vicino il problema di dissesto idrogeologico in provincia, specie in quest'area circoscritta in cui si trovano altri comuni coma San Martino di Finita, Mongrassano e Cervicati, che sulle mappe sono segnati con R3 e R4, cioè il massimo del rischio frana. Proprio per conoscere più nei dettagli il lavoro intenso H24 della Protezione civile, abbiamo incontrato l'ingegnere D'Andrea e il direttore generale regionale, della protezione civile, Rosario Calvano, che ha precisato: "Stiamo valutando i danni della prima frana. C'è un interessamento per l'acquedotto che passa proprio su questa zona per assicurare la continuità idrica ai paesi vicini compreso Montalto Uffugo. Non corre alcun pericolo la condotta principale dell'Abatemarco di cui si approvvigiona la città di Cosenza - prosegue Calvano - Ci sono più corpi della frana, i tecnici del Cnr, dei lavori pubblici, della protezione civile, del dipartimento esterni, stanno lavorando da giorni, c'è un movimento di lavoro notevole anche in questa sede super affollata, ci rammarichiamo di chi sbaglia paese e non trova tutta questa attività. Non siamo in grado di dare una casa in due giorni, ma abbiamo individuato il suolo dove costruire gli alloggi provvisori per chi sceglie questa sistemazione, oppure può godere di un sussidio del Governo per chi trova una sistemazione per suo conto - conclude Calvano. 

La protezione civile ha un compito molto ingrato in questa circostanza, soprattutto coordinare il lavoro un po' di tutti. Tutti ci danno atto di un lavoro notevolissimo che si sta svolgendo con grande professionalità. Questo è il dato che ci interessa di più. Non scartiamo aprioristicamente di recuperare una parte di Cavallerizzo. La storia di questo borgo non s'inventa costruendone uno nuovo. Abbiamo esperienze non molto felici a Laino e nel Reggino, con trasferimenti dolorosi e traumatici per la gente, ma se le possibilità tecniche non ci saranno dovremo trasferire definitivamente al campo sportivo, costruendo i servizi necessari".

 

Decreto apprezzato da entrambi i poli. Il sindaco ritira le dimissioni

Soddisfazione bipartisan

CERZETO (CS) -"L'obiettivo che ci eravamo proposti è stato raggiunto in pieno. La dichiarazione dello stato di emergenza ci consenti di stare più tranquilli e di guardare al futuro con maggiore serenità". Lo ha detto il sindaco facente funzioni di Cerzeto, Armando Stamile, in relazione allo stato di emergenza dichiarato dal Consiglio dei ministri. 

"Dopo tanta sfortuna - ha aggiunto Cerzeto può costruire adesso su nuove basi il suo avvenire. Proprio oggi ho formalizzato il ritiro delle dimissioni che avevo presentato nei giorni scorsi. Mi è sembrato un atto doveroso in considerazione dell' impegno che le istituzioni locali e nazionali hanno profuso per la soluzione del nostro problema". Antonio Gentile, senatore di Forza Italia, racconta di aver "incontrato il ministro Pisanu, che mi ha confermato che il Governo ha già decretato i fondi per lo stato di emergenza a Cerzeto". 

E martedì 15 il viceministro alle Infrastrutture e trasporti, Mario Tassone, farà visita a Cerzeto per un sopralluogo e un incontro con gli amministratori locali. "La dichiarazione dello stato di emergenza da parte del Consiglio dei Ministri - è stato il commento del deputato Sdi Domenico Pappaterra -è la prima positiva risposta che può essere data ad una popolazione terribilmente provata da quanto e accaduto. In queste ore di cauta soddisfazione, voglio dare atto al Capo del Dipartimento della Protezione Civile Guido Bertolaso di aver mantenuto fede all'impegno di dare una tempestiva risposta al caso Cerzeto e di aver fronteggiato con professionalità attraverso i suoi uomini e quelli della Protezione Civile regionale la prima fase emergenziale". Pappaterra elogia la grande lezione di civiltà istituzionale di tutta la popolazione di Cerzeto che con dignità, compattezza e spirito di solidarietà ha saputo affrontare questi primi giorni terribili" . "E' grave e inaccettabile che a distanza di 5 giorni dall' inizio della frana che sta cancellando Cavallerizzo, con il dramma di oltre 300 persone che hanno perso casa e tutto quello che avevano, a Cerzeto non sia ancora arrivato né il presidente della Giunta regionale, Giuseppe Chiaravalloti, né un semplice assessore regionale e neanche l'ombra di un esponente di governo nazionale". Lo afferma Franco Corbelli, leader del Movimento Diritti civili, che denuncia poi "un'assenza assolutamente ingiustificabile e offensiva per i cittadini di questo paesino" e chiede aiuto per una coppia di anziani cardiopatici. Anche la Lidma (Lega italiana della minoranza albanese) tuona: "Vergogna! Per Cerzeto nessun aiuto istituzionale, solo la solidarietà spontanea",

e.a.


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