SAN MARCO ARGENTANO -Senza divisa blu ma cono spirito di chi viene, in terra di Calabria, per dare risposte concrete ai bisogni della gente. Marcello Fiori, vicecapo del Dipartimento di protezione civile, si è presentato così all'incontro con amministratori, tecnici e popolazione di Cerzeto. Qui, dove è ancora evidente la fragilità idrogeologica del territorio, la gente non intende aspettare un'altra pioggia che mandi in tilt l'intero paese.
Il confronto è stato serrato,c'erano, tra gli altri, il sindaco Gildo Lata, il comandante della Compagnia carabinieri di S. Marco Argentano, capitano Giovanni Cuccurullo, i vertici di Protezione civile regionale e Croce rossa. Ma la gente di Cavallerizzo ha avuto quello che voleva: risposte chiare. «Cava1lerizzo rinascerà - ha ribadito Fiori - più forte di prima».
I primi cantieri saranno aperti entro fine dicembre-inizio gennaio: sarà la testimonianza di come qui il «provvisorio» non sia mai, esistito. Aperte, comunque, alcune questioni, trattate ieri nel dibattito con la gente: in primo luogo, in un territorio sottoposto quasi interamente a vincolo idrogeologico c'è 'il rischio molto elevato, specie con l'inverno alle porte, di nuove frane, alluvioni,e inondazioni (dal fiume vicino). L'ultimo sopralluogo dei, tecnici nel "cuore" della frana ha evidenziato che l'eventualità che ci siano nuovi movimenti della terra è alto.
Poi, l'emergenza sfollati: il Comune sta per emettere una nuova ordinanza di sgombero di Cavallerizzo con limiti temporali. I dati: 120 case completamente svuotate, la metà semi svuotate, 43 case ancora piene di mobilia e altro, 13 case crollate. Non c'è dà stare allegri, se si pensa che urge anche una bonifica del fiume Fullone, pieno di detriti e a rischio straripamento; e alla precarietà della situazione sanitaria, con l'allungamento dei tempi di soccorso del 1l8 a causa del crollo della strada.
NelI'incontro di Cerzeto si è anche discusso dell'emanazione di un Piano di intervento per la popolazione, della ristrutturazione della caserma della Forestale (con la creazione di un distaccamento a Cerzeto), della necessaria bonifica e monitoraggio dell'intero territorio comunale, con interventi sui canali di scolo montani, sugli alvei fluviali e sul ripristino delle briglie di contenimento.
(Da "La Gazzetta del Sud" del 22 ottobre 2005)