Non sarà una nuova Irpinia

A gennaio il bando per l'appalto dei lavori di ricostruzione della frazione di Cerzeto

da Mezzoeuro num. 43 del 29 ottobre 2005

Entro i primi giorni di gennaio sarà bandito l'appalto per la ricostruzione di Cavallerizzo, la frazione di Cerzeto distrutta il 7 marzo scorso da un movimento franoso che ha sconvolto la zona.
Lo hanno annunciato il responsabile del dipartimento della Protezione civile Guido Bertolaso ed il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero. La nuova Cavallerizzo sorgerà su un'altra area, sempre nel territorio del comune di Cavallerizzo, in località Pianette. Il progetto definitivo per la costruzione del nuovo abitato, in cui troveranno alloggio i 301 abitanti della frazione rimasti senza tetto, sarà pronto entro dicembre. Subito dopo sarà pubblicata la gara d'appalto che consentirà l'affidamento dei lavori entro febbraio. In un anno il nuovo abitato vedrà la luce.

"Soddisfatto ma temo altre alluvioni"

Soddisfatto per gli impegni assunti dal dipartimento della Protezione civile e dalla Regione, ma anche un po' preoccupato per il rischio di nuove alluvioni come quella che il 7 marzo scorso ha provacato il movimento franoso dal quale la frazione Cavallerizzo è stata cancellata. Il sindaco di Cerzeto, Ermenegildo Lata, presente alla conferenza stampa con Guido Bertolaso, ha manifestato i sentimenti contrastanti dei suoi concittadini. "Sono soddisfatto - ha detto Lata - per le cose che ho sentito e che mi tranquillizzano per quanto concerne tempi dell'intervento e cifre. Stiamo rispettando le scadenze anche se non mancano difficoltà". Una, ha spiegato il sindaco, riguarda l'opposizione all'esproprio da parte dei proprietari dei terreni scelti per la costruzione della nuova Cavallerizzo; l'altra concerne il rischio di nuovi dissesti: C'è il rischio di nuove alluvioni e di nuove frane. I fiumi - ha spiegato - si sono nuovamente ingrossati ed occorre rimediare anche a carenze di tipo sanitario. Quindi è necessario l'intervento delle istituzioni superiori, senza polemiche e senza divisioni. Io spero davvero che da qui a due mesi si proceda con la gara d'appalto.

L'appalto sarà suddiviso in due lotti:
· il primo riguarderà la ricostruzione delle abitazioni occupate dai 301 abitanti di Cavallerizzo, attualmente ospitati in alloggi provvisori;
· il secondo riguarderà le case vuote per gran parte dell'anno perché di proprietà di emigrati che vi fanno rientro solo per brevi periodi e la cui riedificazione, pertanto, è meno urgente.

"Cavallerizzo - ha spiegato Loiero - è una delle priorità della giunta regionale. Si tratta di una delle tragedie ricorrenti nella storia della Calabria. Il dissesto idrogeologico è uno dei drammi acuti della nostra convivenza civile. Voglio dare atto alla Protezione civile di aver messo in atto un'azione di qualità in tempi molto rapidi". Il presidente della giunta regionale ha evidenziato che attualmente tutti gli abitanti di Cavallerizzo hanno un'abitazione, sia pure provvisoria, con il contributo economico delle autorità nazionali". Il vicepresidente della giunta Nicola Adamo, presente all'incontro con la stampa, ha parlato di un'azione puntigliosa da parte del governatore.
"Questo - ha detto Adamo - porta a risultati evidenti. Si procede come un treno per dare la certezza di una casa a chi non ce l'ha e per garantire tempi brevi". "Si lavora - ha detto ancora Adamo - per un'opera che ha tempi certi di realizzazione e, sopratutto, certezza in merito ai finanziamenti disponibili". Riguardo a quest'ultimo aspetto, Guido Bertolaso ha tracciato un quadro delle disponibilità finanziarie. Con decreto del presidente del consiglio, il 29 settembre scorso sono stati stanziati 6,5 milioni di euro. Altri 7 milioni sono previsti dalla finanziaria in corso di approvazione in Parlamento. Ai circa 14 milioni disponibili vanno poi aggiunti altri 6 milioni accantonati nel bilancio della Protezione civile.
"In questi giorni - ha detto Bertolaso - si è parlato molto della presenza dello Stato in Calabria. Noi intendiamo l'operato della Protezione civile come una manifestazione della presenza dello Stato. Con la Protezione civile regionale - ha poi aggiunto - è stato fatto un gioco di squadra con risultati positivi. Se anche il parroco di Cavallerizzo dice che si sta lavorando bene, c'è una prova ulteriore del buon lavoro svolto". Intanto il direttore della Protezione civile, Marcello Fiori, ha avuto una serie di incontri a Cerzeto, con il sindaco Ermenegildo Lata e con il comitato dei cittadini di Cavallerizzo. Fiori, ha spiegato Bertolaso, ha illustrato alla popolazione il lavoro svolto e l'ipotesi progettuale per la ricotruzione. "Abbiamo illustrato tempi e modalità - ha affermato Bertolaso - raccogliendo alcuni suggerimenti da parte dei cittadini. Entro febbraio 2007 - ha detto Bertolaso - gli abitanti di Cavallerizzo potranno rientrare a casa".
Nell'esecuzione dei lavori avranno la priorità la ricostruzione della falegnameria distrutta dalla frana, quella del centro sociale e la riedificazione della chiesa. Il capo della Protezione civile ha poi detto che alcune delle richieste avanzate dalla popolazione, come l'esenzione dal versamento delle tasse, "non hanno ancora avuto risposta semplicemente perché occorre una decisione del ministero delle Finanze e questo comporta dei tempi tecnici".

Si chiama sistema delle "ditonie" ed ed è un modello architettonico-urbanistico di tradizione arbereshe. Era in base a questo schema che la popolazione albanofona di Cavallerizzo di Cerzeto aveva edificato la sua frazione. Ed è lo stesso modello che sarà seguito dalla Protezione civile nel riedificare l'agglomerato urbano cancellato da un movimento franoso il 7 marzo scorso.
Il modello arbereshe è quello della famiglia allargata che prevedeva un rapporto continuo fra più nuclei familiari finalizzato all'assistenza reciproca.
Cavallerizzo prevedeva cinque ditonie che saranno riprodotte.


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