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L'anno 1848 il giorno 24 maggio in Cavallerizzo
Noi Pietro Rivetti delegato del Sig. Intendente assistito dai rappresentanti dei comuni di Sammarco, Mongrassano e Cerzeto, non essendovene alcuno del comune di Cervicati nonchè assistito dal Sig. Canonico D. Domenico Talarico per parte della Commissione Diocesana di cui è membro, ci siamo conferiti nel Demanio posseduto dalla vacante Mensa Vescovile di S. Marco denominato salto Ruggiero in territorio di Cerzeto per farne assegnare un terzo a favore del Comune suddetto di Cerzeto a termini dell'Ordinanza del 14 febbraio 1814.
Avendo sopraluogo trovato gli indicatori scelti d'accordo Antonio Pisani, Luigi Parise di S. Marco e Luigi Mazzia, Francesco Ruggiero di Mongrassano, abbiamo disposto che insegnassero ai Signori periti agrimensori i fini, confini, circoscrizione del fondo.
La verifica della confinazione ha offerto quanto segue.
A levante sempre via mediante confina alla proprietà sottoposta di Alessandro Lento, Francesco Figlia, Cappella di S. Giorgio, Caterina e Michele Staffa, Giuseppe Caparelli, D. Francesco Melicchio, Andrea Parise, D. Gaetano Melicchio, D. Pasquale Tudda, Orazio Pinnola.
A Mezzogiorno lasciando la strada sola confinando con castagneti di Andrea Lata, Pasquale Melicchio, Pietro Antonio Ricioppo, D. Luigi Melicchio, fino al cosiddetto Cozzo di S. Elia, ove si osservano gli avanzi di diruta cappella. A ponente con il castagneto del Comune di Cerzeto mediante un sentiero che scorre crosta crosta del monte.
A settentrione con i castaneti di Pietrangelo e Francesco Figlia, Emmauele Soriano, Pasquale Belluscio, Domenico Boccia, Gaetano Ferro, Raffaele Progano, Francesco La Pietra, Domenico Golemme, Francesco Milicchio al Caiazzo, ed Emmanuele Soriano.
La natura di questo demanio è montuosa scoscesa tutto coverta castagne.
Dietro tale ricognizione i periti agrimensori han proceduto alla misura, ed han trovato che la intera estenzione di Salto Ruggiero ascende a moggi napolitani cento e due, toccandone un terzo al Comune di Cerzeto in compenso degli usi civici sia consentito di distaccarlo colla parte più sotto stimata a uso rione di Cavallerizzo tra i seguenti fini e confini.
A levante strada mediante confina collo proprietà sottoposta di Alessandro Lento, ed altri sopra nominati fino a quella di D. Gaetano Milicchio e torno di Vallone detto di Lucia. Da questo Vallone lasciando tra mezzogiorno e ponente e due terzi alla Mensa Vescovile, si rivolge a Nord seguendo una linea retta la quale ferisce alcune rocce che terminano alla confinante proprietà di Domenico Boccia, lungo tale linea si sono marcate delle castagne con croci, che il Comune avrà cura di convertire in termini più certi.
A settentrione la detta proprietà di Boccia scende lungo la proprietà di Gaetano Ferro ed altri fini che incontra la strada sopra Alessandro Lento.
La natura di questa quota del Comune è anche castagneto montuoso.
Resta consentito dare in castagne l'intero fondo è di tomoli quattrocento cinquanta, e ciò oltre al pascolo nei mesi in cui non vi è pendente alcun frutto maturo.
Fatto, letto e chiuso nel giorno venticinque maggio e sottoscritto dagli intervenuti,
tranne gli indicatori. Sott. Domenico Talarico amministratore, Vincenzo Perrotta
deputato, Antonio Longobucco deputato di S. Marco, Pietrantonio Ricioppo
Deputato, Francesco La Pietra deputato di Cerzeto, Bruno Petti sindaco di
Mongrassano, Francesco Sarri e Gaetano Melicchio.
Perito: Luigi Dardis perito. Il Presidente di Consiglio Delegato a questa
divisione Pietro Rivetti. Perizia conforme salva sempre miglior collazione.
Delegato per la Divisione Pietro Rivetti.
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