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Oh! sģ, ta' voci riedonmi alla mente
Vivo parlante il quadro di mia vita
Dal terzo al quarto lustro, quando vaga,
Fresca cresceasi, lieta, appariscente:
Quando con mie sorelle al chiaro raggio
Di argentea luna, senza cura, in carro
Bicorne, giravam le messe intorno,
Di gioia esilarati. E i lavoranti
Vedevam, che sdraiati sotto l'ombra
Di selvatico pomo, o di nociulo
Russavano tra il sonno di lassezza
A coppie sperperati in alta pace
Sull'ubertoso discoperto grembo
Della terra, gran madre. Udiam; ripiglia
Il canto pił patetico, e soave.

Continua - Kėnga e tretė


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